Zecche
Le zecche sono piccoli insetti che parassitano gli animali (cani, topi, uccelli, ovini, animali selvatici) e occasionalmente anche l'uomo, nutrendosi del loro sangue. Le loro dimensioni variano a seconda dello stadio di sviluppo (larva-
Le zecche dei boschi vivono nell'erba e nei cespugli, in particolare nel sottobosco e nelle zone umide e ombreggiate con vegetazione bassa ed un letto di foglie secche. Sono presenti in diverse aree del nostro territorio, soprattutto nelle zone collinose e montane (in genere al di sotto dei 1000 metri di altitudine). Il periodo critico, in cui la zecca si può attaccare all'uomo, è quello tardo-
La zecca che parassita il cane predilige invece particolari aree come gli ammassi di macerie edili, le cucce, le cataste di legname soprattutto nelle zone d'ombra. Anche questo tipo di zecca è particolarmente attiva nel periodo tardo-
MALATTIE TRASMESSE
LA MALATTIA DI LYME
Il microrganismo responsabile della malattia di Lyme è la Borrelia Burgdorferi, che si localizza nell'intestino della zecca, dove si moltiplica, raggiungendo poi anche le ghiandole salivari. La trasmissione dell'infezione all'uomo può avvenire direttamente tramite la saliva o tramite il rigurgito dei fluidi intestinali al momento del distacco, o tramite le feci infette depositate sulla cute.
Se la zecca rimane attaccata alla cute per meno di 24 ore, le probabilità di infezione sono basse; per questo motivo la rapida individuazione del parassita è un aspetto cruciale nella prevenzione della malattia di Lyme.
La malattia di Lyme si manifesta in genere da 3 a 30 giorni dopo la puntura della zecca con una chiazza rossastra tondeggiante che si allarga progressivamente schiarendo nella zona centrale fino a formare una immagine ad anello. L'eritema può essere accompagnato da sintomi generali quali febbre, brividi, stanchezza e malessere.
LA FEBBRE BOTTONOSA
Il microrganismo responsabile della febbre bottonosa è la Ricketsia Conorii. . Il rischio di infezione per l'uomo è in realtà piuttosto basso: la trasmissione all'uomo può infatti avvenire attraverso la puntura della zecca del cane, ma visto che questa zecca si nutre specificatamente del sangue del cane, l'uomo rappresenta solo l'ultima risorsa disponibile.
La febbre bottonosa compare in genere dopo 4/7 giorni dalla puntura della zecca e si manifesta con febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, macchie rosse sulla pelle, simili a piccoli bottoni.
COSA FARE SE SI VIENE PUNTI?
E' molto importante rimuovere correttamente la zecca. Bisogna afferrarla con una pinza il più possibile vicino alla cute, evitando di schiacciare e torcere il parassita. Una volta estratta, la zecca non va toccata a mani nude e va bruciata o gettata nel water. La zona cutanea colpita va lavata accuratamente con acqua e sapone e disinfettata, mantenendola sotto controllo per almeno 30-
E' bene evitare metodi di estrazione non corretti, come l'impiego di oli, benzina, acetone, prima di procedere all'estrazione, l'estrazione con le mani e l'uso di pinzette arroventate, per non aumentare il rischio di infezioni.