Vespe

Le vespe sono insetti sociali appartenenti, assieme ad api, calabroni e formiche, all’ordine degli imenotteri. Vivono in colonie organizzate in caste all’interno di nidi (vespai, alveari); alcune specie vivono solitarie e in nidi sotterranei (vespe scavatrici). Le vespe come le api sono provvisti di un pungiglione usato come arma di offesa e difesa, la cui puntura procura gravi irritazioni
La pericolosità delle vespe è associata alla loro aggressività: se disturbate, anche accidentalmente, possono attaccare pungendo in gruppo e ripetutamente, in tali casi l’individuo può subire rischiosi shock anafilattici.

In primavera le regine emergono dai loro ricoveri ed iniziano la formazione della nuova colonia. La prima deposizione è di circa 10 - 20 uova. Inizialmente la regina deve provvedere anche alla ricerca del cibo e alla costruzione di poche celle nelle quali si sviluppano le prime larve.

Dopo lo sviluppo del primo gruppo di operaie la regina cessa ogni attività al di fuori della deposizione delle uova. Da questo momento rimane nel nido mentre le operaie provvedono alla ricerca del cibo, all’alimentazione delle larve, al reperimento del legno per la costruzione di nuove celle e per le riparazioni del nido.

Alla fine dell’estate il nido ha più parti, centinaia di celle e di operaie. Nella colonia iniziano a formarsi maschi e femmine fertili che abbandonano il nido e si accoppiano. I maschi muoiono mentre le femmine fecondate (future regine) cercano un luogo protetto ove svernare. La regina e gli operai delle colonie d’origine non sopravvivono durante l’inverno.

Vespula Germanica

È una vespa aggressiva, dalle abitudini alimentari prettamente carnivore. Alimenta le proprie larve con insetti che cattura e rinchiude nel favo con le proprie uova, affichè le larve che usciranno possano in seguito nutrirsene.
Viene considerato un insetto dall'impatto negativo, soprattutto nell'ambito della frutticoltura, perché non disdegna di nutrirsi di frutta matura e dolce, sebbene sotto certi aspetti possa essere considerato un insetto utilie nella lotta biologica contro alcuni parassiti.
La Vespula germanica è originaria dell'Europa sebbene sia riuscita oramai ad acclimatarsi bene anche nel continente americano. È presente anche in Nuova Zelanda.
Come la maggior parte delle Vespula, la V. germanica è una specie poliginica, in cui cioè possono regnare più regine in una stessa colonia denominata "super colonia" e che può essere anche perenne.

Vespula vulgaris

La vespa comune è una specie di vespa tipica dell'Emisfero boreale, sebbene diffusa ed acclimatata anche in Australia e Nuova Zelanda dove è considerata una specie invasiva, in Nuova Zelanda infatti il 10%delle colonie riesce a superare l'inverno ed i nidi possono accrescersi in maniera esponenziale. È stata inserita nell'Elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo.
È una vespa eusociale che costruisce i propri nidi cartacei di colore grigio in diverse cavità naturali, anche in tane abbandonate scavate da mammiferi.
Esiste una vespa regina, che è la fondatrice della colonia ed è l'individuo che sceglie il luogo dove dovrà sorgere la futura colonia.
Gli insetti adulti misurano circa 17 mm, mentre la regina ha una taglia superiore è può superare i 20 mm.
La colorazione aposematica a bande gialle e nere la rende simile alla Vespula germanica, dalla quale si differenzia per i seguenti caratteri: Macchia a forma di ancora sul clipeo (carattere poco sicuro, visto che i maschi spesso presentano disegni diversi sul clipeo) Macchie toraciche laterali a forma di bastoncino (nelle femmine fondatrici questo carattere è estremamente incostante) Strisce nere dei tergiti addominali di forma triangolare con la orientata posteriormente (questo è il carattere più sicuro)

Polistes gallicus

Riconoscibile dal colore nero dell'ultimo urosternite e delle guance. Presenta anche una macchia gialla su ogni mandibola. È visibilmente più piccola della maggior parte delle polistes italiane più diffuse (Polistes dominulus, Polistes nimphus ecc.) Nidifica spesso in posti aperti, su fili d'erba o su pezzi di legno.
Il ciclo vitale è pressoché identico a quello di Polistes dominulus, con le differenze che nei nidi di questa specie è relativamente rara la poliginia.
Queste vespe nidificano in posti più esposti rispetto a P. dominulus, ecco perché in alcune regioni sembra che questa specie sia più numerosa. In molte aree particolarmente a contatto con l'uomo, P.gallicus può essere effettivamente più presente delle altre specie.

Vespa Crabro

L'adulto è glabro, di colore bruno rossiccio con macchie e strisce gialle, di estensione variabile a seconda della sottospecie.
La femmina può raggiungere i cinque centimetri di lunghezza, mentre maschio e operaie misurano 2-2,5 cm.
I calabroni vivono in nidi esternamente a forma di sfera, costruiti con legno impastato alla loro saliva.
Le colonie sono costituite da circa 30-40 esemplari.
Pur essendo un insetto prevalentemente diurno, il calabrone svolge anche attività parzialmente notturna e lo si può trovare attivo anche in autunno inoltrato.
Nei confronti dell'uomo è tendenzialmente indifferente (a differenza della vespa comune, per esempio, che spinta da curiosità può ronzare intorno, aumentando di fatto le possibilità di puntura); tuttavia, se si può sostare vicino un albero da frutta in presenza di calabroni con una certa tranquillità, questi insetti possono diventare molto aggressivi se provocati o in vicinanza del nido.
Gli individui di genere femminile sono dotati di pungiglione, le cui punture (conseguenti a una reazione difensiva dell'animale) possono essere molto dolorose per gli esseri umani. Come nel caso di vespe e api, il veleno inoculato ha effetti solo locali e transitori per la maggior parte delle persone, ma può provocare nei soggetti allergici reazioni anafilattiche anche gravi (talvolta mortali).

 

 

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