Insetti delle derrate alimentari
L'argomento in questione è molto vasto, poiché i divoratori di derrate alimentari sono parecchi e le scelte dietetiche di ciascuna specie possono essere particolari o includere tutto ciò che è commestibile, toccando tutte le possibilità comprese in questo raggio di scelta.
Da un calcolo effettuato circa il 10-
Proprio grazie alla loro specializzazione, i parassiti delle derrate alimentari si sono potuti classificare in: Parassiti delle granaglie intere, dei legumi, delle farine, di noci e frutta secca, di pellami e carni secche, di derrate varie e droghe (tabacco), parassiti del formaggio.Tutto questo fa intuire per quale motivo sia così importante rivolgersi a personale autorizzato per eseguire delle bonifiche sui prodotti contaminati dagli insetti delle derrate alimentari.
Plodia interpunctella - Tignola fasciata
Adulto: la colorazione delle ali è caratteristica, chiare nella parte prossimale, divengono di color rame nella parte distale. In mezzo si estende una fascia scura evidente ed altre più blande seguono.
Biologia: i primi adulti si osservano a fine maggio, primi di giugno. A breve segue l’accoppiamento. La femmina depone sino a 400 uova sparse sulsubstrato alimentare. Il tempo di schiusa varia da 4 a 14 giorni. La larva NON penetra nelle cariossidi ma vive nello strato superficiale delle derrate. Caratteristica è la produzione di fili sericei da parte delle larve sul materiale attaccato, la larva matura abbandona le derrate attaccate per rifugiarsi sulle pareti dei magazzini. Lo stadio di crisalide dura da 1 a 3 settimane. Alla temperatura ottimale di 30 °C il ciclo si completa in 5 settimane. In un anno si susseguono generalmente 3-
Cibi: attacca numerose sostanze tutte con la caratteristica di essere secche e prevalentemente di origine vegetale: cereali, frutta secca in genere, cioccolato, pelli, collezioni zoologiche, mangimi. Si tratta del lepidottero responsabile della stragrande maggioranza delle infestazioni a carico di derrate a livello mondiale.
Ephestia kuehniella - Tignola grigia della farina
Adulto e larva: ali anteriori grigio cenere, quelle posteriori bianco-
Biologia: gli adulti volano durante tutto l’anno e si raccolgono negli angoli più bui e non ventilati. Più che volare si spostano camminando, l’accoppiamento e la deposizione delle uova avviene anche in assenza di alimentazione. La ovodeposizione inizia qualche ora dopo l’accoppiamento e dura anche sette giorni. Mediamente una femmina depone 100-
Cibi: le larve possono nutrirsi su cariossidi (frumento, orzo, mais, segale), su farine, su nocciole, mandorle e castagne secche, su fagioli e fave, su cioccolata.
Sitophilus - Punteruolo del Riso
Questo insetto è più facile da rinvenire in grandi cucine e magazzini (depositi) specialmente se la rotazione delle derrate è scarsa.
Aspetto: colore bruno-
S. zeamais.
Biologia: specie diffusa ovunque, la femmina depone circa 8 uova al giorno, sino ad un massimo di 300-
verifica l’abbandono della cariosside e lo sfarfallamento dell’adulto. In un anno si possono susseguire 3-
Svernamento come adulto sempre all’interno della massa dei cereali infestati.
Danni: è una specie più diffusa di S. granarius, a seguito dell’attacco le cariossidi sono esposte all’azione di infestanti secondari e di muffe.
Tribolium confusum - Tribolio delle farine
Aspetto: colore da rosso-
Biologia: specie longeva, una femmina può vivere sino a 1,5 anni, il maschio sino a 2 anni. Condizioni ottimali per lo sviluppo: uovo -
giorni a 30 °C e 70% U.R. Temperatura minima di sviluppo 22,5 °C, con U.R. > 30%; temperatura massima di sviluppo 37,5 °C Altri limiti termici come per T. castaneum
Danni: vedi T. castaneumQuesti sono tra gli insetti più comuni nei mulini e nei panifici industriali. Ovunque sia manipolata della farina può essere rinvenuto questo insetto e l’infestazione può essere difficile da eradicarsi, specialmente se ha infestato le condotte per la movimentazione della farina.
Se viene ritrovato nei panifici industriali è necessario ispezionare tutto il sistema di trasporto dai silos, le attrezzature per l’estrazione delle polveri, le macine,
miscelatori e catene di confezionamento. In questi ambiti le operazioni di pulizia devono essere effettuate secondo cadenze regolari e prestabilite. Solo dopo la completa pulizia può essere effettuato un trattamento con un insetticida residuale. Nella gestione dell’infestante devono essere individuate le
zone in cui effettuare una periodica ispezione. Se si rinvengono piccole quantità di farina infestate, queste devono essere eliminate, e poi si procede all’esecuzione dell’intervento. In presenza di estese infestazioni può essere necessario fumigare con un gas idoneo. Anche i silos vuoti come altri grandi contenitori devono essere puliti. I gruppi di macinazione devono essere fumigati almeno una volta all’anno a meno che non venga
effettuata una pulizia molto efficace ed accurata.